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Anna
Volpi

Sono nata nel 1981 con la fortuna di avere in casa un muro intero di riviste National Geographic; la mia passione per il racconto attraverso immagini è dunque nata prima che sapessi leggere. Avere una madre americana e un padre italiano, mi ha offerto inoltre la possibilità di viaggiare fin da piccola. Quando a 18 anni ho scoperto nella soffitta di casa la Olympus OM-2 di mio padre, ho inziato una relazione con la fotografia che non si mai più spenta. Dopo una gavetta significativa a Los Angeles, lavorando per un negozio di fotografia e presso qualsiasi set in cui riuscissi a infilarmi, sono partita da sola per il sud est asiatico e il sud America, con uno zaino pieno di pellicole, una Nikon FM2 e una mente piena di curiosità.

Tornata in Italia con l’obiettivo di sviluppare una carriera fotografica mi ha portato in modo naturale ad occuparmi in primis di persone, spaziando dal reportage di matrimoni, alla ritrattistica personale e professionale, alla documentazione di eventi e spettacoli, all’indagine della realtà e delle persone. Il viaggio per me è una storia da raccontare, ogni persona la vive a modo proprio, a seconda di quello che dà, che riceve, e che ha bisogno di comunicare. Ho sviluppato il mio storytelling fotografico attraverso un’interazione tra ritrattistica, paesaggistica, still life, reportage.

A livello di progettualità personale ho sempre indagato la vita delle persone attraverso il ritratto e l’autoritratto; dai paesaggi onirici all’indagine sul corpo, il nudo, l’erotico e le relazioni, cercando di capire le linee personali, mobili e temporanee. Sono affascinata dalla relazione e dai preconcetti che generano in fotografia le strutture sociali, il proprio vissuto, la storia e altri fattori, per poterli destrutturare o valorizzare.

Tra i riconoscimenti ho vinto il Portfolio Nikon Italia per la sezione nudo e corpo e la menzione speciale nella categoria nudo di Dodho Magazine.

Anna Volpi